Il Fosso Arca' alle pendici dei Monti Prenestini
Da un paio di anni a questa parte sono diventato un assiduo frequentatore delle forre e delle gole dell'Agro Prenestino -Tiburtino.
Dato che io e mia moglie abbiamo gusti decisamente diversi per quanto riguarda passeggiate ed escursioni, ho dovuto ripiegare su quelle che chiamo "escursioni suburbane", cioè escursioni o, molto più spesso, mini-escursioni, in luoghi "suburbani", cioè situati ai confini del comune di Roma, e vicino a dove giro per lavoro (faccio molti km in macchina...)...e negli ultimi due anni almeno un paio di volte a settimana lavoro in zona Roma Est, vicino appunto alle forre dell'Agro Polense.
Normalmente io frequento le forre più vicine a Roma, tipo Acqua Rossa, Pance, Acqua Raminga ecc.
Tuttavia, in qualche rara occasione, mi spingo un po' più lontano verso Poli, Palestrina, Castel San Pietro ecc.
Un giorno, mentre facevo ricerche online su posti interessanti da visitare, qualche km oltre le solite forre di cui ormai conosco ogni metro, mi capitò sottomano un articolo del blog di un certo Michele Angileri, un canyonista che mi era già noto perché anni fa aveva raggiunto, senza fare troppa divulgazione, la cascata nascosta a valle della sorgente dell'Acqua Rossa.
E l'articolo conteneva delle immagini estremamente suggestive di un fosso chiamato Arca', situato nei pressi di Casape, caratterizzato da bellissime e particolarissime formazioni calcareo-marnose. (https://www.micheleangileri.com/cgi-bin/schedap.cgi?arca---3.jpg)
Il fosso non è particolarmente inforrato né ha una portata d'acqua importante (in realtà è quasi sempre in secca), ma le formazioni rocciose sono assolutamente spettacolari.
L'autore dell'articolo aveva percorso il fosso da monte in corda doppia: io mi sono limitato a percorrere ciò che si poteva percorrere da valle e ad aggirarlo di lato laddove le pareti da scalare richiedevano attrezzature alpinistiche.
Comunque anche percorrendo il fosso da valle, facendo una normale escursione, si riesce ad ammirare una lunga serie di incredibili e bizzarre formazioni calcareo-marnose.
Per quanto riguarda l'accesso, si può parcheggiare nei pressi del primo ponte che si incontra (quello che scavalca per l'appunto il fosso) lungo la strada che da Casape conduce a Poli e addentrarsi nel fosso percorrendolo verso monte (152 Via Vittorio Veneto
https://maps.app.goo.gl/PzLekZWvps84j1bu6)
Arrivati ad un certo punto ci si trova davanti a paretoni insormontabili da valle ma si può salire per vari pendii sull'orlo della forra e camminarci di lato, riscendendo ovunque sia possibile tra una parete rocciosa e la successiva.
Nonostante il fatto che il fosso sia in secca e non particolarmente incassato, il luogo è stratosferico e merita assolutamente il viaggio!
(Foto di Bruno Pastori e Paolo Iannozzi)
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