L'Agro Prenestino-Tiburtino

Percorrendo la via Prenestina oltre il Grande Raccordo Anulare ci si ritrova in un contesto in cui le varie borgate e quartieri, Colle Prenestino, Colle Monfortani, Ponte di Nona, Castelverde, Villaggio Prenestino, Osteria dell'Osa, Giardini di Corcolle e Corcolle, sembrano isole di cemento e palazzine (opera di palazzinari che hanno allungato a dismisura i tentacoli della metropoli) separate da lembi di cio' che resta della campagna romana.
Superato il bivio per Castelverde si imbocca la via Polense, dove si nota subito un segnale che indica che il borgo di San Vittorino con la sua cascata dista solo 7 km!

Percorrendo la Polense si giunge in una manciata di minuti alla borgata di Giardini di Corcolle, ultimo avamposto di palazzine e di cio' che costituisce una vera e propria "enclave" di periferia romana in un contesto in cui sembra di toccare Tivoli e le pendici dei Monti Prenestini con un dito e in cui incredibili forre, gole e canyon distano letteralmente due minuti (di macchina ovviamente...).

Ogni qual volta arrivo ai Giardini di Corcolle accosto l'auto a destra, prendo un caffe' al bar Federici, mi do' un'occhiata intorno per assaporare questo ultimo frammento di periferia urbana prima di riprendere la strada che, come una strada che conduce ad un valico spartiacque alpino, quelli che separano due climi e due gruppi linguistici, sale verso il viadotto della bretella autostradale dell'A1 dove inizia a scendere (proprio come sui valichi) verso un contesto geografico ed antropico totalmente diverso: la zona delle innumerevoli forre parallele dell'Agro Prenestino-Tiburtino, una zona che sembra, data la totale wilderness di alcuni dei suoi ambienti, lontana centinaia di km da Roma e che invece e' raggiungibile addirittura con un autobus delle linee urbane: lo 042!

Dalla fine della discesa, ovvero Colle Merulino, dove si incrociano la via Tivolese, la Polense e la Zagarolese, si entra in un mondo in cui, a partire dalla primissima forra che si incontra, quella di Passerano, tra affluenti dell'Aniene e affluenti degli affluenti, cascate sempre attive, stagionali e fossili e opere idrauliche romane si succedono a iosa con una concentrazione forse addirittura piu' elevata rispetto ad alcuni contesti alpini e appenninici.
l'ultimo avamposto di palazzine prima della
wilderness totale dell'Agro Polense





il valico spartiacque di Roma est








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