Ninfeo della Villa Imperiale a Gallicano nel Lazio
Il Fosso della Mola di Pance, tra Gallicano e la borgata di Corcolle a Roma Est, e' caratterizzato da una elevata concentrazione di opere idrauliche romane.
Ho gia' menzionato in un post la diga romana di Corcolle, caratterizzata da una doppia cascata che si getta in una grotta e un cunicolo idraulico sospeso, che pare avesse funzione di bacino di carico per convogliare l'acqua del fosso verso, pare, una villa romana prima e la mola di Passerano in epoche successive (https://escursionisuburbaneroma.blogspot.com/2023/12/la-diga-romana-di-corcolle-rm.html?m=1)
Molto piu' a monte, prima che il fosso diventi un profondo canyon, in territorio di Gallicano, nei pressi di Ponte Taulella, si trova una struttura molto simile a quella della diga di Corcolle, anche essa caratterizzata da una cascata (singola) che si getta in un laghetto (non in una grotta pero'...) e da un cunicolo idraulico sospeso.
Nella pagina di "Sotterranei di Roma" il sito e' definito nei seguenti termini: "
Presso l'incile della cascata una parte dell'acqua si incanala in una galleria in muratura coperta a volta che sfocia accanto al pilone di un ponte con accenno ad arco.
Sulla sponda sinistra si incontrano i resti di quella che doveva essere una grande cisterna quadrangolare in opus reticolatum rinforzata a valle da contrafforti.
Il ninfeo è probabilmente a servizio di una villa rurale nelle vicinanze. Si compone di uno sbarramento per aumentare il pescaggio dell'acqua a monte e, grazie a due serie di gallerie, l'acqua veniva trasportata sulle due pareti sottostanti e, attraverso due cunicoli, veniva distribuita sulle pareti di questa forra naturale"
All'epoca dell'esplorazione effettuata da "Sotterranei di Roma" il sito era piu' facilmente raggiungibile dal sentiero che dall'incrocio tra via Caipoli e via di Colle Fattore portava a Ponte Taulella, ora la zona e' completamente privatizzata e ne' il ponte ne' il ninfeo sono raggiungibili da quell'ex sentiero.
Il ninfeo resta comunque raggiungibile per altre vie: innanzitutto ci si puo' arrivare per le vie "demaniali" facendo l'acquatrekking, verso monte, dal ponticello che scavalca il Fosso di Mola di Pance lungo via di Colle Fattore alle coordinate https://maps.app.goo.gl/Rh49kmtrf98YEiJD6?g_st=ac
Si tratta pero' di un acquatrekking molto complicato per via dei numerosissimi alberi caduti nel letto del torrente.
La maniera piu' agevole e' quella di percorrere solo un tratto nel fosso fino ad incrociare uno sterrato che lo interseca al punto https://maps.app.goo.gl/71WAm3JQHTSteqtM7, per poi proseguire su un campo (in teoria privato ma non ci ho mai incontrato nessuno) costeggiando la forra lungo la destra orografica fino, piu' o meno, al punto https://maps.app.goo.gl/5jknWaqNcqjbS6KPA, dove ci si puo' calare nella forra (indispensabile una corda) leggermente a valle del ninfeo.
Le pareti della forra nella zona del ninfeo sono estremamente friabili e grossi alberi, con radici sporgenti, sono pericolosamente inclinati (un grosso albero venne giu', tempo fa, a pochi metri da me mentre stavo facendo l'acquatrekking verso il ninfeo!).
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Il cunicolo idraulico sospeso, simile a quello della diga romana di Corcolle |
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L'intricatissimo acquatrekking per arrivare al ninfeo |
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La cascata del ninfeo |
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